“Da mesi Whirpool sta annunciando, a mezzo stampa, che è in corso la revisione del piano industriale per l’Europa ed ha addirittura ipotizzato la possibilità di cedere tutte le attività nel nostro continente. Nonostante le ripetute richieste da parte nostra di un tavolo per un confronto che mettesse a parte i lavoratori delle intenzioni dell’azienda ad oggi l’azienda non ha dato la disponibilità per un incontro”. Così, in una nota, le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm che annunciano per la prossima settimana un ciclo di assemblee negli stabilimenti italiani della multinazionale americana. Il 21 settembre prima assemblea allo stabilimento di Carinaro, in provincia di Caserta.
“Anche la politica – prosegue la nota – ha mostrato un assoluto disinteresse, nonostante l’importanza per il nostro paese del gruppo Whirpool sia in termini occupazionali che di professionalità, a partire dal governo che ha declinato i nostri ripetuti tentativi di far convocare un tavolo di confronto con il board americano. Nonostante i presidi e gli incontri che la Rsu ha organizzato in tutti i siti con i prefetti per segnalare pericolosità ed urgenza della questione, il governo ha scelto ancora una volta di tacere. Al rientro dalla pausa estiva è risultato subito evidente che siamo stati lasciati soli davanti ad un problema che già ora, a prescindere dalle scelte future, è evidente: volumi in calo, utilizzo della cassa integrazione e nessuna visibilità sui volumi previsti nei prossimi mesi e sugli investimenti: in pratica nessun piano industriale”.
“Questo non è un comportamento accettabile da parte di una grande multinazionale. Il coordinamento nazionale Fim Fiom e Uilm – conclude la nota – ha deciso di proclamare lo stato di agitazione e convocare le assemblee retribuite in tutti i siti alle quali parteciperanno i segretari nazionali, al fine di decidere con i lavoratori le azioni opportune da mettere in campo. Non intendiamo aspettare supinamente il disastro, chiediamo rispetto per i lavoratori!”.