Purtroppo, non si ferma la strage sul lavoro. Ieri sera abbiamo contato l’ennesimo morto sul lavoro, a farne le spese è stato un giovanissimo precario, in staff leasing dall’ApL Gi Group, in missione presso lo stabilimento Laminazione Sottile di San Marco Evangelista, in provincia di Caserta. Per questo NIdiL Cgil, FeLsa Cisl, UilTemp della città campana hanno proclamato immediatamente lo sciopero generale, dal turno notturno del 12 marzo all’intera giornata di oggi. Per domani, 14 marzo, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil Caserta hanno indetto uno sciopero di quattro ore di tutte le aziende metalmeccaniche della provincia.
“Non si può continuare a morire di precariato. La tragedia avvenuta nel Casertano – dice in una nota il segretario generale CGIL Napoli e Campania, Nicola Ricci – fa emergere ancora una volta tutte le ambiguità e le contraddizioni di una legislazione che non tutela le lavoratrici e i lavoratori e ancor di più i lavoratori precari o in somministrazione e tutti quelli che il mercato del lavoro di questo momento, purtroppo consente. Bisogna mettere in campo ogni iniziativa affinché il governo cambi rotta ed estenda la normativa che in termini di sicurezza regola il settore pubblico anche a quello privato, assegni identiche responsabilità e stessi diritti a tutta la filiera del lavoro e nello specifico in un’azienda metalmeccanica. Morire a 25 anni lavorando in condizioni di poca formazione, tempi stretti e abbattimento del costo del lavoro – ha concluso – è inammissibile”.
Non si può più morire di lavoro!