Un corteo infinito, partito da piazza Mancini ha raggiunto dopo oltre un’ora piazza Matteotti, storica piazza dei sindacati confederali, in questa ultima giornata di sciopero generale indetto da Cgil e Uil per dire al Governo “Adesso Basta” ad una manovra finanziaria ingiusta e sbagliata, che penalizza soprattutto la Campania e le regioni del Sud. Oltre 30mila persone hanno sfilato per le strade di Napoli e riempito la piazza per ascoltare le parole delle delegate e dei delegati di Cgil e Uil e le conclusioni del segretario generale Cgil, Maurizio Landini.
“Da Napoli – ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – oltre 30mila lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati hanno detto un “no” convinto a questa manovra finanziaria del Governo. Dal palco le delegate e i delegati e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, hanno ribadito le proposte di Cgil e Uil. Lo sciopero di oggi contro il governo Meloni non è ideologico ma contro le misure che si vogliono adottare. Si è sempre manifestato senza guardare il colore politico dei Governi. Difendiamo il Mezzogiorno da misure che non vanno incontro alla criticità della Campania e del Sud. Cercheremo fino alla fine di far cambiare idea al Governo su fisco, pensioni, salari, scuola, sanità. Il diritto allo sciopero è sacrosanto e non può essere leso. Oggi – ha concluso – in migliaia hanno rinunciato, con convinzione, ad una giornata di paga per essere con noi in piazza a manifestare”.
LE ADESIONI NEI LUOGHI DI LAVORO. Fabbriche e luoghi di lavoro si sono letteralmente svuotati. Nel settore metalmeccanico adesioni dell’80 per cento in Stellantis a Pomigliano d’Arco, 95 per cento alla Magneti Marelli di Caivano. Cento per cento alla Schneider Electric di Casavatore, in provincia di Napoli. Percentuali altissime anche nelle altre province campane: nel cantiere Sirti di Sala Consilina, in provincia di Salerno, adesione del 95 per cento, del 90 per cento alla EasyTech di Fisciano. A Benevento adesione al 98 per cento nello stabilimento della Ficomirrors, azienda del settore automotive, del 96 per cento alla Imeva e del 60 per cento alla Leonardo. Ad Avellino 95 per cento alla Cms e del 60 per cento alla IIA, Industria Italiana Autobus. A Caserta, 95 per cento di adesione alla TFA, ex Firema, e del 70 per cento alla Snop. Adesioni che sfiorano il 100 per cento anche nel settore agroalimentare come nello stabilimento La Doria di Fisciano e alle Sinergie Molitorie, in provincia di Salerno. Adesione al 95 per cento nello stabilimento Rummo di Benevento e del 90 per cento alla Idav Dolciaria di Striano, in provincia di Napoli. Sciopero riuscito anche nel settore dello spettacolo. A Napoli annullati gli spettacoli previsti al Teatro San Ferdinando, al Teatro Mercadante e al Ridotto del Mercadante, dove le maestranze hanno aderito alla mobilitazione di Cgil e Uil.