“Monitoraggio, condivisione e partecipazione quali premesse fondamentali per portare avanti le istanze comuni per la crescita e sviluppo dei nostri territori a partire dall’autonomia differenziata e dall’utilizzo dei fondi comunitari e del Pnrr. Ben venga il confronto preventivo su tematiche proprie del sindacato quali le ricadute occupazionali nei differenti settori, l’occupazione femminile e dei giovani. Così come sarà indispensabile intervenire sull’utilizzo delle risorse europee soprattutto per quel che concerne l’aumento della qualità e della quantità dei servizi a partire da sanità, mobilità e inclusione sociale”.
È quanto affermano i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Campania – Nicola Ricci, Doriana Buonavita, Giovanni Sgambati – alla firma del Protocollo d’intesa sul Pnrr con il presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca, Anci, Upi e Confindustria Campania.
Finalità del protocollo il monitoraggio, attraverso lo svolgimento di incontri periodici finalizzati, dei progetti di investimento del PNRR e le ricadute economiche e sociali sulle filiere produttive e industriali, nonché l’impatto diretto e indiretto nell’ambito del territorio regionale campano e le riforme settoriali.
Si istituiscono i tavoli periodici di lavoro tra la Regione e i firmatari che garantiranno un confronto costante tra le parti in questa fase di attuazione del Pnrr. Ciascun tavolo sarà convocato con regolarità e gli incontri si concentreranno sull’attuazione degli interventi e dei progetti di investimento, sulle riforme settoriali, sulle ricadute economiche e sociali, sugli effetti sulle filiere produttive e industriali, ma anche l’impatto diretto e indiretto sui territori e i vari settori socioeconomici, con una particolare attenzione sulle ricadute riguardanti le condizioni di lavoro e l’occupazione. Oltre a questo, i tavoli si concentreranno sul monitoraggio della transizione digitale ed ecologica, sull’occupazione giovanile e femminile, sulla coesione territoriale e sull’inclusione sociale con specifico riferimento alle persone fragili, con disabilità e non autosufficienti.
I momenti di confronto approfondiranno il tema dell’utilizzo delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale complementare anche in relazione agli interventi previsti dai Fondi strutturali e di investimento europei e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. In particolare, si tratteranno i temi delle politiche necessarie ad assicurare processi di riconversione (come automotive, energie rinnovabili, siderurgia, economia circolare, digitalizzazione e sistemi di reti di telecomunicazioni, Pubblica amministrazione) con particolare riferimento alle politiche industriali.