“La Campania vive una situazione drammatica nel settore metalmeccanico. Solo in provincia di Caserta, negli ultimi vent’anni, su 100mila addetti sono andati persi circa l’85 per cento di questi posti di lavoro. E questo è accaduto perché le multinazionali hanno pensato soltanto al proprio profitto a scapito di piani industriali miopi, sui quali sia il Governo che la Regione devono assumersi delle responsabilità. Oggi la Campania è vista come la terra della disoccupazione, delle emergenze, dei licenziamenti e del reddito di cittadinanza. La Campania deve diventare terra di lavoro, di grandi produzioni e grandi possibilità di sviluppo”.
Così il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo questa mattina ai microfoni di Buongiorno Regione, a cura della Tgr Rai Campania, parlando delle crisi industriali della Campania.
“È di ieri – ha aggiunto Ricci – la notizia che l’Unione Europea metterà al bando i motori a benzina e diesel a partire dal 2035: questa scelta va ad inserirsi nel piano per la transizione energetica ed ambientale in cui la Campania, con gli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Pratola Serra, dovrà giocare una partita importante all’interno del piano nazionale dell’automotive, dando delle possibilità di crescita a queste due realtà. Per farlo – ha concluso – serve una seria politica industriale per questa regione che guardi al futuro in maniera concreta”.