Sciopero generale di 8 ore in Campania proclamato per venerdì 16 dicembre e manifestazione regionale a Napoli in piazza del Plebiscito con l’intervento di delegate e delegati alle ore 10,30 e comizio conclusivo alle ore 11,30. Questa la risposta della Cgil e del mondo del lavoro ad una Legge di Bilancio che colpisce i più poveri, non contrasta la precarietà, non riduce il divario di genere, premia gli evasori e, con la flat tax, aumenta l’iniquità del sistema fiscale. Una Finanziaria che, secondo la Cgil, “non interviene strutturalmente sulla pandemia salariale che sta impoverendo tutte le persone che per vivere devono poter lavorare dignitosamente, riduce di fatto le risorse necessarie per sostenere la sanità, la scuola ed il trasporto pubblico, non stanzia adeguate risorse per i rinnovi contrattuali dei pubblici dipendenti, mortificando il ruolo del lavoro pubblico, non modifica la legge Fornero e cambia senza alcun confronto preventivo il meccanismo di indicizzazione delle pensioni in essere”.
Scarica il volantino con la piattaforma dello sciopero generale
“Mancano interventi per l’apparato produttivo della nostra regione – denuncia il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – così come è assente un sostegno al reddito e alle produzioni. Vanno realizzate nuove politiche industriali per affrontare le tante crisi aperte, per rilanciare e rigenerare i tanti settori industriali della nostra regione, dall’elettrodomestico alle telecomunicazioni, dall’elettronica alla mobilità, tutelando l’occupazione attraverso nuovi ammortizzatori sociali ed interventi formativi che garantiscano la continuità occupazionale e il sostegno al reddito”.
Materiali grafici: Locandina (.png) | Locandina (.pdf) | Post Facebook-Instagram
Immagine copertina Facebook | Immagine copertina Twitter
Le misure contenute nell’attuale bozza della Legge di Bilancio vanno, quindi, in una direzione diversa dai bisogni reali delle persone e delineano un arretramento del nostro Paese, aggravato anche dall’autonomia differenziata che rischia di dividere ulteriormente le persone e i territori. La mobilitazione del 16 dicembre sarà preceduta da una serie di assemblee nei luoghi di lavoro e iniziative territoriali con presìdi e volantinaggi.