Industria, Cgil e Fiom: “Il ritorno al lavoro precondizione per il rilancio della Campania”
“L’industria metalmeccanica della Campania continua a vivere forti sofferenze. E’ a rischio il futuro di migliaia di lavoratori. La vertenza della ex Whirlpool di Napoli è una condizione fondamentale per le istituzioni nazionali e locali per provare, insieme alle rappresentanze dei lavoratori, a bloccare i processi drammatici di smantellamento in corso in tanti settori dell’industria metalmeccanica: il gruppo Dema, con stabilimenti a Napoli e Benevento nel settore aeronautico, la Jabil Circuit, la Soft Lab, con stabilimenti a Caserta nel settore elettronica/Tlc/IT”.
É quanto affermano, in una nota, Nicola Ricci e Massimiliano Guglielmi, segretari generali di Cgil Napoli e Campania e Fiom Cgil Campania. “Gli accordi di reindustrializzazione tra Marcianise e Teverola – secondo Ricci e Guglielmi – non hanno ancora prodotto l’avvio di una nuova occupazione e ci troviamo di fronte al dramma degli ex lavoratori Orefice, oggi, tutti licenziati. L’industria metalmeccanica della Campania può certamente rilanciarsi grazie alle eccellenze ancora presenti, ma è necessario non disperdere il patrimonio di competenze e professionalità in tutte le vertenze di crisi aperte”.
“Con questi presupposti – proseguono Ricci e Guglielmi – andremo avanti, anche con le necessarie iniziative di sostegno e tutela dei lavoratori se non dovessimo trovare risposte serie e concrete dal mondo istituzionale e politico. Chiediamo per questo alla Regione Campania di favorire la creazione di una vera task force che non rappresenti solo la gestione delle crisi, pur necessaria, ma offra un tavolo di soluzioni e proposte concrete. Bisogna evitare – concludono – che una gestione politica diventi emergenziale”.