“Sarà un autunno complicato, ma il Paese ha scelto e i problemi vanno risolti alla radice. Non abbiamo pregiudizi di carattere ideologico nei confronti del governo che verrà. La Cgil ha una sua storia politica, democratica e antifascista. Siamo stati in campo prima, durante e dopo le elezioni, con le nostre proposte. Ci misureremo con il nuovo esecutivo, sperando di avere interlocutori all’altezza della situazione, e poi ci comporteremo di conseguenza”.
Lo ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo oggi alla trasmissione “Barba&Capelli” su Radio Club 91. “Sabato 8 ottobre – ha affermato – saremo in piazza a Roma per rilanciare la nostra campagna ‘Ascoltate il lavoro’. Parleremo di cose concrete: salari, lavoro, precarietà e ribadiremo la necessità di una politica industriale che deve diventare centrale. Dal punto di vista della gestione delle vertenze, sarà importante capire a chi saranno affidati i ministeri chiave del governo. Non sono sufficienti i provvedimenti per tamponare le emergenze, ma è necessario fare scelte di carattere strutturale che ci possano tutelare per i prossimi mesi”.
“La guerra in Ucraina – ha concluso Ricci – sta vivendo una nuova escalation, il caro energia rischia di far chiudere molte aziende. La cassa integrazione, che è servita in questi anni a tamponare le conseguenze della pandemia e dei primi mesi di guerra, da sola non può bastare”.